Il mio approccio alla patologia parte da una progressione di pressioni, sia con la terapia manuale che con il supporto strumentale. Che si tratti di un disturbo acuto, o che il medesimo evolva verso il cronico, l’intensità degli atti deve essere progressiva, con tecniche che gradualmente vanno dalla superficie, alla cute, fino ad interessare le strutture e gli apparati più profondi. Ecco dunque che dalla cute e dal sottocute si passa ad un approccio fasciale, poi muscolare, articolatorio e manipolativo.
Una seduta fisioterapica od osteopatica è una sequenza di attimi, istantanee curative, che ordinate compongono un trattamento.
Ed io, colleziono attimi, momenti che ricongiungo il paziente, con la persona e con la propria fisiologia ed il proprio status sociale.